Allievo del padre Luigi dilettante di liuteria. Ettore Soffritti fu artefice di grande rilievo, apprezzato e stimato da musicisti e collezionisti per la bellezza estetica e per le ottime qualità acustiche dei suoi strumenti. Si distinse per i numerosi premi e riconoscimenti ottenuti.
Da “La grande Liuteria Italiana” di Artemio Versari La liuteria emiliana e romagnola ha visto crescere i propri protagonisti anche in altre città. Cominciamo con Ferrara nel 1877 ed Ettore Soffritti. Nacque a Ferrara nel 1877 e lavorò da giovane col padre Luigi, falegname e liutaio. All’età di quindici anni aprì un proprio laboratorio. Frequentò quindi alcune botteghe bolognesi nelle quali fece esperienza e formò il gusto. Prese parte a varie esposizioni ottenendo dei riconoscimenti (nel 1910 a Ferrara e Bruxelles, nel 1911 a Torino). Divenne celebre molto presto e la sua bottega era meta di molti illustri musicisti. Usò spesso modelli personali ispirati ai classici e ai liutai storicamente importanti per il suo territorio, quali Marconcini. Si spense improvvisamente nel 1928. Il suo lavoro è prettamente caratteristico. Ebbe numerosi allievi.
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