Le origini del salterio vanno ricercate non nella civiltà greca, come il nome indurrebbe a pensare, bensì nelle più antiche civiltà orientali (è molto probabile una sua discendenza dal Quanun, strumento arabo che giunse in Europa nel XI secolo). Il salterio è uno strumento provvisto di corde a suono fisso da suonare a pizzico, sia con i polpastrelli delle dita che con plettro. Le corde dello strumento sono fissate a dei pironi laterali e passano su dei ponticelli mobili. Il salterio deve essere considerato l’antenato della spinetta e del clavicembalo. Dopo un periodo di scarsa fortuna tornò in auge in Europa tra il Seicento e l’Ottocento. Di forma solitamente trapezoidale, veniva racchiuso in eleganti custodie spesso finemente dipinte.
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